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Nel panorama degli studi Uberto Decembrio ha vissuto di luce riflessa, noto per la collaborazione con Emanuele Crisolora nella traduzione latina della Repubblica platonica e grazie alla fama dei figli, soprattutto Pier Candido. La pubblicazione delle sue epistole ne offre un più circostanziato profilo biografico e intellettuale, che mostra come nel contesto visconteo Uberto si modelli al cancelliere umanista fiorentino Coluccio Salutati. Le sue lettere abbondano di notizie di storia milanese, sia per gli anni della signoria di Giangaleazzo Visconti, sia riguardo il turbine di lotte intestine dopo la sua morte. Notevoli la lettera a Giangaleazzo in cui si congratula per la conquista di Bologna e il linciaggio di Giovanni Bentivoglio; l'invettiva contro il capitano Alberico da Barbiano, perfido traditore di Visconti; l'esortazione ai Lodigiani a rovesciare la tirannide cruenta di un macellaio come Giovanni Vignati. Bellissime poi le lettere scritte da Praga con considerazioni sui costumi della gente.